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Una vigile e provvida paura è la madre della sicurezza

Nel periodo di vita PRE-Samuel, mi credevo MadreCoraggio. Non per arroganza o presunzione, solo per carattere! Prima di percepire il senso del pericolo, ero già implicata nella questione!

Il test di gravidanza positivo, ha leggerissimamente ed occasionalmente influenzato il mio istinto. Sarà che finchè sei solo figlio, ti senti con le chiappe al riparo!! invicibile e invulnerabile. Una volta genitore sonotutticazzituoi!

  

Il passaggio da uno status all’altro è talmente repentino che quando se ne prende coscienza si ha la sensazione d’aver ingurgitato una chilata di funghettiallucinoggeni! A me è capitato da subito! Nel periodo infinito di gravidanza, il senso innato di responsabilitàmaterno(dovuto al fatto che di base, la donna è “portantino-chef e habitat di un essere ignoto e semicoscente”) mi ha portato a vivere dubbi e timori più o meno verosimili,tipo: il mio umore, influenza il suo?; il cibo che mangio, sarà gradito/salubre?; i miei movimenti lo disturbano o lo cullano?; [nei primissimi mesi, fra un’eco e l’altra] sarà ancora vivo?; sarà sano?; speriamo non somigli a..; eh se mentre vado in bagno, me lo perdo nel gabinetto?; eh se poi non sarò in grado di…?; eh se non mi trovasse di suo gradimento?; eh se fossi io, a non gradire lui??

Poi, l’agognato incontro(sarà merito della stantastitichezza?). E nuove ansie: eh se mi cade?; eh se non capisco i suoi bisogni?  

Sono passati due anni. Samuel è ancora illeso[non mi è caduto dalle mani, non gli ho spezzato gambe e braccia nel cambiarlo e la testa è ancora attaccata al collo :-)]; ha iniziato ad esprimersi in modo chiaro, deciso ed inequivocabile(sono io che non capisco al volo!); e sì, ahimè ha preso caratteristiche genetiche tanto da una parte, quanto dall’altra!

Tutti (o quasi) i timori che avevo, si sono fortunatamente rivelati allarmismi! Il chè mi porta a pensare che quando si supera l’ostacolo, esso appare meno ingombrante che a prima vista!

C’è di fatto però, che non tutto dipende dalla propria volontà, ci sono cose che piombano addosso, inevitabilmente. Le malattie, l’indifferenza, l’abbandono, l’ignoranza, la morte.

Mi spaventa il pensiero di non avere Tempo. Tempo per insegnare a Samuel a Vivere e Tempo per vedere come se la caverà. Ho paura che possa farsi condizionare e diventare insensible o sprovveduto. Temo per le precarie prospettive e che quindi possa accontentarsi o intraprendere percorsi facili e subdoli.

Combatto queste paure aggrappandomi alla speranza!

Sogno di vederlo Uomo[in fondo la “speranza di vita” s’allunga sempre più!!] 

Spero che possa, un giorno, essere fiero della sua mamma e che perdoni i suoi errori. [sono grata ai miei genitori per come mi hanno cresciuta ed educata, ma hanno anche loro commesso degli errori…altrimenti, sarei perfetta!! :-)] 

 [Dall’iniziativa di QuandoNasceUnaMamma]

4 commenti

    • Danila

      Ciao Debora! Credo tu abbia ragione. Il punto però è prenderne atto e provare a viverle senza farsi sopraffare! Io sono alla mia prima esperienza di mamma e ti garantisco che prima di adesso, mai avrei creduto possibile sopravvivere a tanti e tali timori!(se qualche anno fà,lo avessi solo immaginato, mi sarei comportata diversamente con mia mamma..da figli, si danno tante cose per scontato che in realtà, non lo sono!)[sicuro è, che tu li vivi al quadrato..e per questo non t’invidio per nulla :-)]
      A presto e un bacio al cubo!!

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