Pensieri

vivere tra parentesi

Se solo si potesse vivere tra parentesi
si potrebbe prendere chi vuoi dentro con te,
e il resto del mondo aspetterebbe fuori
a guardare educatamente dall’altra parte.
Se si sbucasse fuori dalla parentesi,
la vita continuerebbe come prima.
Non ci sarebbero conseguenze
e per una volta i muri si troverebbero dove vuoi tu.
Se solo fosse possibile.
Ma le parentesi esistono solo nei libri.
E il mondo gira di conseguenza.

(A. Fienberg)

Vorrei parlare ad Anna, dirle che è possibile: le parentesi non esistono solo nei libri.

Sono l’esempio vivente di come sia fattibile, vivere tra parentesi.

Ho quarant’anni e, di questi, gli ultimi trenta sono racchiusi tra parentesi graffe, quadre e tonde! L’ho realizzato durante una conversazione – apparentemente leggera e disinvolta. Sono stata brava, attenta e scrupolosa. Ho sbirciato fuori ogni tanto, ho visto che il mondo percorreva strade a me ostili, dunque sono rimasta prudentemente dentro.

Le conseguenze? Credo dipendano da un sacco di cose, fra cui consapevolezza, indice di maturità, stato di shock o torpore.

I muri? Loro segnano i confini, quelli che i nuovi intenti potrebbero voler abbattere o affrescare, e quelli che l’abulia li lascia lì – in attesa di erosione naturale o, a sostegno di verdi rampicanti.

Il mondo intanto, gira di conseguenza, certo!

Ci vuole coraggio ad uscire dalle parentesi, a lasciare andare le paure, ad accettare ciò che stà fuori. Ma la sensazione è piacevole e le parentesi le tengo in tasca!

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