Pensieri

memoria di ferro? no, si dice trauma.

Samuel 26settimaneventotto mesi fà circa, diedi alla luce Samuel. l’evento tanto atteso è stato tutto fuorchè una passeggiata. molte donne dichiarano che a distanza di tempo, i dolori del parto con tutti i controcazzi si dimenticano. la gioia e l’amore a prima vista per la propria creatura fanno diventare il tutto un vago ricordo.

per molte funziona così, non per me!!

dopo un travaglio durato una ventina d’ore (lo sò perchè appeso sopra la mia testa c’era un orologio delle dimensioni di quelli delle stazioni ferroviarie) la creatura s’è stufata. ad un certo punto, Samuel si è scanalato ed appisolato. contemporaneamente le mie contrazioni sono andate in trasferta [probabilmente da quella rottainculo che con le sue agili gambine ha fatto il tragitto accettazione _ sala travaglio _ sala parto in tempi da medaglia d’oro olimpico(lo sò perchè anche se ero in travaglio da ore stanca e dolorante, le orecchie mi funzionavano!!)]

dopo aver pregato in tutte le lingue di tirar fuori dal mio corpo l’esserino, con l’ossitocina nelle vene, la dilatazione al punto giusto ed una gran dose di scoglionamento, ci hanno trasferiti in sala operatoria. fra una contrazione e l’altra(perchè a quel punto erano tornate!) han fatto l’epidurale, il taglietto orizzontale e fatto fuoriuscire l’angelo biondo ancora assopito!

tralascio di raccontare quì le chiacchere da commari 

di quella sala[..]

una volta rassicurata del fatto che il piccolo stava bene e con la pancia ben rattoppata, mi sono prodigata a riacquisire la sensibilità degli arti inferiori e nel giro di tre giorni, incazzata come una iena, son fuggita dal luogo della memoria.

da lì in avanti la rabbia si è affievolita e con tutto il da fare che dà un bonsai d’uomo, a certe cose non ci penso più. una cosa però è certa: l’essere umano che sceglie di dedicare la propria vita ad esercitare una professione che richiede dedizione, vocazione e passione, dovrebbe tenere ben a mente che con la vita degli altri non si dovrebbe sperimentare. nel periodo in cui Samuel doveva nascere le polemiche mediatiche sui troppi tagli cesarei, sul dover assolutamente fare nascere il maggior numero di bambini in modo naturale e sulla mala sanità italiana, in particolare nei reparti maternità hanno mpnopolizzato i media.

noi, ce la siamo cavata. bene o male. ma di fatto si son prese sottogamba alcune cose[avevo fatto presente che io stessa ho avuto una nascita non convenzionale: mia mamma aveva il bacino stretto e pur io non essendo un cinghiale di bambina, ad un certo punto del travaglio m’hanno acchiappato la testa col forcipe e tirata fuori provocando nella partoriente squarci e lacerazioni tanto fisiche quanto mentali!].

una donna al termine della gravidanza sà che il dolore che sopporterà, sarà quello che l’ accompagnerà ad incontrare il viso della sua creatura. un profumo che sà di nuovo. i piedini e le manine che l’hanno accarezzata da dentro. non immagina di dover supplicare che le mani esperte, alle quali si è affidata, pongano fine al supplizio e che il momento dell’incontro, quello tanto atteso, debba essere reinviato a data e luogo imprecisati.

 

4 commenti

    • Danila

      buongiorno Giuseppe e benvenuto!
      fuori tema? perchè mai?
      [in un futuro non troppo remoto potreste essere voi UOMINI a provare le GIOIE della gravidanza e del parto 😉 ]

  • ANTONELLA

    Ciao Danila, sono Antonella ed arrivo a Te grazie a Kreattiva…sono senza parole…

    Ho trascorso 4 anni in analisi per aver affrontato un parto traumatico simile al Tuo e nessuno può capirti meglio di me…per fortuna la mia Giada ora ha 5 anni e sta bene, ma abbiamo temuto per il peggio…14 mesi fa ho dato alla luce il mio secondo bambino, Christian…mai, dopo il parto di Giada avrei pensato di “ripetermi”…ma Christian è arrivato come un fulmine a ciel sereno…all’inizio non lo volevo, avevo paura…nonostante l’analisi ho sviluppato una fobia per la categoria medica e così non facevo esami, controlli e varie dalla precedente gravidanza…poi, con l’aiuto di mio marito e della mia terapista ho accettato la gravidanza e l’ho portata a termine…ovviamente con cesario perchè la mia psicologa ha fornito all’ospedale tutte le info necessarie….all’ospedale mi ha dimesso proprio quel figlio di buona donna che per 4 anni ho sognato tutte le notti…da bastardo cronico mi ha fatto una visita pre-dimissione usando modi e termini così brutali che mi ha fatto sentire l’ultima delle donne sulla faccia della terra (solo dopo averlo denunciato, ho saputo che quella visita così “fuori dagli schemi” era un modo per farmela pagare – aveva letto sulla mia scheda che esplicitamente facevo il cesario per causa traumatica dovuta al precedente parto assistito dal dott. M…lui)…………………..

    Tutto questo racconto, per farti capire che non sei sola, che c’è chi ti capisce…e se qualche volta hai bisogno di uno sfogo sappi che c’è un’altra donna che come Te ha “patito”.

    Un abbraccio forte
    Antonella

    • Danila

      ciao Antonella, per il momento l’idea di dare a Samuel fratelli/sorelle è riposta in un cassetto!
      [confido su compagnetti di gioco ed eventuali cuginetti,per non farlo sentire troppo solo 😉 ]
      io sono stata figlia unica per 15 anni..[non metto fine alla provvidenza!! chissà che col tempo alcune cicatrici non asciughino.]

      Grazie per la tua testimonianza e il tuo sostegno(è un gran tesoro per me..e per tante altre,magari chiuse in silenziosa sofferenza!)
      non mancherò di sbircire nel tuo mondo e far uso del tuo invito per un qualche attimo di sfogo!!
      quì sei la benvenuta..SEMPRE,bussa ed io ti accoglierò con il mio umile abbraccio!

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